Cercatori di felicità : Luci, ombre e voci dello schermo yiddish

Quali possibilità di "riconoscersi" ha un popolo che ha perduto la propria pa­tria, che è sul punto di perdere la pro­pria lingua e che ovunque si stabilisca, in Europa, è considerato straniero, ves­sato e trattato in modo ostile, oppure, in America, costretto a un traumatico processo d...

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Main Author: Alessandro Cappabianca (auth)
Other Authors: Antonio Attisani (auth)
Format: Electronic Book Chapter
Language:Italian
Published: Accademia University Press
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520 |a Quali possibilità di "riconoscersi" ha un popolo che ha perduto la propria pa­tria, che è sul punto di perdere la pro­pria lingua e che ovunque si stabilisca, in Europa, è considerato straniero, ves­sato e trattato in modo ostile, oppure, in America, costretto a un traumatico processo di omologazione? La lettera­tura, certo, la narrativa, i romanzi, i rac­conti: ma questo varrà solo per pochi acculturati. Bisognerà, quanto meno, che tale messe di ricordi, memorie, do­cumenti e affabulazioni, trovi il modo di farsi spettacolo, di rappresentarsi sui palcoscenici, offrendosi prima di tutto nella vivezza concreta dell'invenzione teatrale; poi, successivamente, nel cine­ma, nei film. Questo volume a più voci racconta per la prima volta con cura l'avventuroso rapporto tra il teatro yiddish e il cine­ma, intendendo con ciò il dialogo tra le due arti e le rispettive prospettive cri­tiche. Il tutto con riferimento ad alcu­ne decine di film che oggi si possono vedere in edizione restaurata. 
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